RLSNOTIZIE FNP Emilia-Romagna 13/11/2018

RLSNOTIZIE  FNP Emilia-Romagna 13/11/2018

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14/11/2018



Libretti di risparmio bancari o postali al portatore: da estinguere entro 31 dicembre 2018

I libretti al portatore bancari e postali cesseranno di essere validi dal 1 gennaio 2019. Questo in forza del decreto leg. N. 90 del 25 maggio 2017 che ha attuato una direttiva dell'UE per prevenire il riciclaggio e garantire la tracciabilità dei flussi di denaro contante. I libretti al portatore per anni sono stati il salvadanaio, una forma semplice di raccolta di risparmi magri da regalare ai figli. Il fatto di essere al portatore favoriva l'esigibilità semplice e diretta: bastava presentarsi in banca o alla Posta col libretto e si aveva piena disponibilità delle somme depositate. Questa semplicità d'uso però implicava la non tracciabilità dei movimenti e nel tempo è diventato strumento per il riciclo del denaro sporco. Da qui l'intervento della UE con la direttiva n.2015/849 a cui l'Italia si è adeguata. Cosa prevede il decreto: -da luglio 2017 le banche e le Poste non possono più emettere libretti di risparmio al portatore; dal 1 gennaio 2019 non sarà più possibile possederne uno. Cosa fare se si è in possesso di un libretto al portatore. Va estinto entro e non oltre il 31 dicembre 2018: basta recarsi in banca o alla Posta e scegliere tra tre opzioni: trasferire i soldi su un conto corrente; richiedere la conversione in un libretto nominativo; incassare i contanti. In caso di decesso dell'intestatario del libretto, quest'ultimo entra a far parte dell'asse ereditario e gli eredi saranno gli unici a poter estinguere il conto. Sanzioni. Per un libretto al portatore non trasferito o non estinto la multa potrà essere tra i 250 e i 500 euro. Sono previste anche penalità dal 10al 40% dell'importo depositato.


EmiliaRomagna : 1.521 le persone in cura per la ludopatia
Per combattere il gioco d'azzardo, all'Emilia-Romagna vanno 7,4 milioni di euro per gli anni 2018-2019. Parere positivo dalla conferenza delle Regioni al decreto che ripartisce i 100 milioni del fondo nazionale. "Con queste risorse -chiosa l'assessore regionale alla Sanità, Sergio Venturi- sarà possibile proseguire nel percorso di qualificazione dell'assistenza alle persone con problemi di dipendenza dal gioco d'azzardo patologico e, al tempo stesso, portare avanti tutta l'attività di prevenzione, rivolta all'intera popolazione regionale, e fatta assieme ai Comuni all'interno dei piani di zona. Proseguiamo così su una strada già tracciata: come Regione- chiude Venturi- siamo impegnati da anni su questo fenomeno che ha forti connotazioni sanitarie e sociali, e che interessa indistintamente giovani e anziani. E proprio perchè si parla di 'dipendenza', non abbasseremo la guardia". Nel 2017, in regione sono state 1.521 le persone con problemi di dipendenza da gioco patologico prese in carico dai servizi competenti delle aziende sanitarie della Regione. Per quanto riguarda la prevenzione e le attività di contrasto all'indebitamento, tutti e 38 i distretti, nell'ambito dei piani di zona appena approvati, hanno messo nero su bianco i progetti da realizzare all'interno del piano d'azione regionale contro la ludopatia.

Reggio Emilia e Genova lanciano le buone pratiche per il social housing

Sicet lancia un tavolo permanente sul welfare abitativo per rilanciare gli investimenti in edilizia residenziale pubblica e promuovere processi di riqualificazione. Dunque, “creare un'edilizia sostenibile è possibile”. La visita a Reggio di una quarantina di inquilini provenienti da Genova e La Spezia è stata occasione di confronto con Acer e Sicet, Sindacato inquilini casa e Territorio, in merito alle più recenti soluzioni in termini di tecnologie innovative e servizi ai cittadini in grado di trasformare gli alloggi di edilizia residenziale pubblica in veri e propri smart building. “Con Acer –dice Chiara Lupi responsabile Sicet Reggio Emilia– lavoriamo affinché i diritti dei cittadini vengano tutelati per quel che riguarda l'abitazione. Come Sicet forniamo sostegno ai residenti, aiutiamo i cittadini nella registrazione dei contratti e nell'aggiornamento del canone e li sosteniamo in caso di sfratti”. La rappresentanza di inquilini provenienti da Genova e La Spezia sono stati accompagnati in visita al quartiere Compagnoni, dove vecchi condomini degli anni Sessanta sono stati riqualificati con benefici per gli inquilini in termini di comfort abitativo e risparmio energetico. “Il confronto con i colleghi della Liguria –afferma Lupi- e la condivisione dei rispettivi progetti di social housing è stato estremamente proficuo: obiettivo comune è migliorare la qualità della vita dei cittadini e di sostenerli nelle difficoltà quotidiane. Per accompagnare l'attuazione del recente Accordo col Comune di Reggio sul social housing crediamo serva un tavolo permanente sul welfare abitativo per rilanciare gli investimenti in edilizia residenziale pubblica e promuovere processi di riqualificazione: gli edifici di edilizia residenziale pubblica di via Compagnoni rappresentano un ottimo esempio del lavoro che si può realizzare”.


“Il sindacato in vespa, la Cisl passione e mestiere 1954-1994”

“Il sindacato in vespa, la Cisl passione e mestiere 1954-1994” è il titolo del libro di Alfredo Bedin. E' una testimonianza diretta di segmenti della storia della Cisl e una storia di vita di un sindacalista di lungo corso che, oltre alla passione nel proprio impegno, descrive e invita a riflettere sul “mestiere” del sindacalista. Un messaggio che oggi, da pensionato ancora attivo nella Cisl, vuole trasmettere alle giovani leve che si avvicinano all'esperienza sindacale.
Alfredo Bedin, classe 1938, operaio calzaturiero, da giovane si forma nell'ambiente del cattolicesimo sociale e a 19 anni entra a far parte della commissione interna nell'azienda in cui lavora, La Dolomite. Da qui comincia un lungo viaggio nel sindacato che lo porta a ricoprire incarichi a tutti i livelli, da quello territoriale nella sua zona di origine, la provincia di Treviso, fino al livello nazionale nella categoria dei tessili e abbigliamento e poi nella Cisl confederale.
L'autore presenterà il libro venerdì 16 novembre, alle ore 11, nella sala Biagi della sede Cisl a Bologna, presente il professor Alda Carera, presidente della Fondazione Giulio Pastore ed editrice del libro. Nell'occasione si terrà il consueto ritrovo annuale di amici e sindacalisti ex Filta.

‘GENERAZIONI', la trasmissione televisiva prodotta dalla Fnp EmiliaRomagna e curata da Antonio Ghibellini, ogni settimana in TV su TRC
Canale 11 (TRC Modena) ore 19,15 e mercoledì ore 18,15
Canale 15 (TRC Bologna) ore 19,15 e martedì ore 22,45
Ed in tutta la regione Emilia Romagna
Si parla di problemi sociali, in un'ottica positiva e valorizzando le ‘buone notizie', le esperienze sociali positive della regione, senza trascurare di informare su come difendersi dalle truffe, in particolare telefoniche. Si informa sulle pensioni e le trattative del sindacato con Governo e Regione per la tutela delle persone anziane, che sono oggi la maggioranza della popolazione emilianoromagnola. In particolare, nello spazio dedicato alla salute uno specialista interviene su un tema specifico…
martedì 20 novembre
Si parla dei problemi che possono colpire il piede ed in particolare di quanti hanno problemi di diabete, per cui, se non curato, il piede è una delle parti colpite. (a cura di uno specialista del Policlinico Sant'Orsola di Bologna)
Martedì 27 novembre
Si discute di prevenzione cardiovascolare, che aggiunge anni alla nostra vita
Martedì 4 dicembre
Al centro è l'importanza dell'attività motoria, essenziale~ man mano che si procede nell'età.
Martedì 11 dicembre
E' approfondito il tema dell' osteoporosi, che colpisce una donna over 50 su tre e su come è possibile prevenirla.
La trasmissione, senza vincoli di orario, è visibile su Youtube, Facebook, Twitter, scrivendo ‘pensionati cisl emiliaromagna'. Tramite i social gli spettatori possono commentare, proporre alla redazione temi da trattare, inviare domande per gli esperti.