Covid19 – test rapidi e riconoscimento malattia INPS

Covid19 – test rapidi e riconoscimento malattia INPS

WELFARE

12/01/2021



Lo scorso 8 gennaio il Ministero della Salute ha dato il via libera ai test antigenici rapidi per la definizione dei casi Covid-19. Questa indicazione è molto importante perché, come ben sappiamo, i tamponi molecolari hanno rilevanti limiti temporali qualora sia necessario adottare con estrema rapidità misure di sanità pubblica (ad es. per individuare i positivi in un contesto lavorativo).

Secondo il Ministero della salute si può utilizzare il test antigenico rapido in individui con sintomi compatibili con COVID-19 nei seguenti contesti:

- situazioni ad alta presenza di positivi, per testare i casi possibili/probabili;
- focolai confermati tramite tamponi molecolari, per testare i contatti sintomatici, facilitare l'individuazione precoce di ulteriori casi nell'ambito del tracciamento dei contatti e dell'indagine sui focolai;
- comunità chiuse (carceri, centri di accoglienza, etc.) ed ambienti di lavoro per testare le persone sintomatiche quando sia già stato confermato un caso con tampone molecolare;
- in contesti sanitari e socioassistenziali/sociosanitari per il triage di pazienti/residenti sintomatici al momento dell'accesso alla struttura e per la diagnosi precoce in operatori sintomatici.

Naturalmente, data la minore sensibilità dei test rapidi, in caso di discordanza tra test antigenico e tampone molecolare eseguiti entro un intervallo di tempo breve, il risultato del tampone prevale sul risultato del test antigenico e i dati comunicati al sistema di sorveglianza andranno modificati di conseguenza.

Una novità di grande rilevo, che potrebbe favorire il massiccio ricorso ai test rapidi da parte delle aziende, è che alle persone che risultano positive al test antigenico rapido, anche in attesa di conferma con secondo test antigenico, si applicano le medesime misure contumaciali previste nel caso di tampone positivo (quindi la malattia INPS non computata ai fini del comporto).

Tale norma favorisce l'operazione che la nostra Regione, in accordo con i soggetti sottoscrittori del patto per il lavoro e il clima, sta predisponendo : la distribuzione a titolo gratuito alle aziende operanti in Emilia Romagna di 250.000 test antigenici rapidi, che potranno essere somministrati nelle strutture sanitarie accreditate o dai medici competenti aziendali (previa formazione da parte degli SPSAL e, soprattutto, previo coinvolgimento dell'RLS).

In allegato la circolare diffusa dal Ministero della Salute.