AIFA autorizza vaccino Moderna. BORDON: A BOLOGNA 2,3% COPERTO (DIRE)

AIFA autorizza vaccino Moderna. BORDON: A BOLOGNA 2,3% COPERTO (DIRE)

WELFARE

13/01/2021



BONACCINI: VOGLIO AVERE FIDUCIA; BORDON: A BOLOGNA 2,3% COPERTO (DIRE) Bologna, 12 gen.

Bologna e l'Emilia-Romagna aspettano i vaccini Moderna, giunti in Italia da poche ore. Ma si confida al momento che non si fermi l'arrivo delle dosi Pfizer per completare la prima fase delle vaccinazioni, con relativi richiami, dedicata al personale sanitario e alle case di riposo. "Mi auguro che le preoccupazioni non debbano diventare problemi, fino ad oggi il flusso e' arrivato con regolarita'", sottolinea in proposito il presidente della Regione Stefano Bonaccini, oggi su La7.

"In queste ore- ricorda Bonaccini- stanno arrivando oltre 50.000 altri vaccini e a breve avremo quelli di Moderna. Abbiamo una organizzazione che mi sembra ottimale. L'arrivo e la distribuzione dei vaccini chiaramente non compete a noi, voglio avere fiducia che questo avvenga con regolarita'", anche perche', lascia intendere il governatore, la vera sfida e' a marzo con la vaccinazione di massa dei cittadini. "Ci fidiamo molto del piano di approvvigionamento e di consegna che ci e' stato garantito a livello nazionale", dice il direttore dell'Ausl di Bologna Paolo Bordon, a sua volta in collegamento dall'hub della Fiera. "Anche oggi abbiamo ricevuto scorte importanti, aspettiamo a giorni anche i primi vaccini Moderna".
In questo polo, ha spiegato Bordon dalla Fiera, "abbiamo gia' fatto 14.000 vaccini, teniamo un ritmo molto alto, mediamente tra questo polo e le case di riposo dove mandiamo le nostre squadre facciamo 2.400-2.500 vaccini al giorno. Ieri abbiamo superato la quota delle 20.000 persone vaccinate che per noi e' molto importante, il 2,3% della popolazione dell'azienda sanitaria". Pochi anche i casi di disdetta e quindi di 'buchi' nell'agenda, grazie alle prenotazioni informatiche. "Finora abbiamo avuto agende assolutamente piene, sono stati assolutamente pochi i casi di appuntamenti vuoti. c'e' disponibilita da parte delle persone". L'Ausl, ha ricordato Bordon, sta ingaggiando proprio in questi giorni gli infermieri da impiegare nella vaccinazione di massa della popolazione. 

Quali sono le caratteristiche di questo secondo vaccino?

Si tratta del secondo vaccino COVID-19 a cui l'Agenzia ha dato il via libera, dopo quello Comirnaty, sviluppato da BioNTech e Pfizer e autorizzato il 22 dicembre 2020.

Dal punto di vista della sicurezza ed efficacia del vaccino Moderna rispetto al vaccino COVID-19 Comirnaty di BioNTech/Pfizer sembra, in base ai dati attualmente disponibili, sovrapponibile.

Le differenze principali: 

  • Il vaccino Moderna è indicato a partire dai 18 anni di età, anziché dai 16 anni;
  • La schedula vaccinale prevede due somministrazioni a distanza di 28 giorni, invece che di almeno 21 giorni;
  • L'immunità si considera pienamente acquisita a partire da 2 settimane dopo la seconda somministrazione, anziché una;
  • Il vaccino viene conservato a temperature comprese tra i -15° e -25°, ma è stabile tra +2° e +8° per 30 giorni se in confezione integra;
  • Il flaconcino multidose contiene 6,3 ml e non richiede diluizione, è quindi già pronto all'uso.

Efficacia del 94%

Il vaccino ha dimostrato un'efficacia del 94,1% nel prevenire l'infezione sintomatica da SARS-CoV-2 rispetto al placebo, in linea con l'efficacia del Comirnaty di Pfizer/BioNTech, il primo vaccino approvato in Unione Europea e basato sulla medesima tecnologia a mRNA.

La sicurezza

Gli effetti indesiderati più comuni sono stati:

  • dolore nel sito di iniezione (92%),
  • affaticamento (70%),
  • mal di testa (64,7%),
  • mialgia (61,5%),
  • artralgia (46,4%),
  • brividi (45,4%),
  • nausea/vomito (23%),
  • ingrossamento e dolenzia dei linfonodi ascellari nello stesso braccio dell'iniezione (19,8%),
  • febbre (15,5%),
  • gonfiore (14,7%)
  • arrossamento (10%) nel sito di iniezione.

Le reazioni sono state generalmente di intensità lieve o moderata e si sono risolte entro pochi giorni dalla vaccinazione. Le reazioni sono state più frequenti dopo la seconda dose e nei partecipanti più giovani (18-<65 anni) rispetto ai partecipanti di età≥ 65 anni.