Perequazione: calcolo e fasce pensionistiche

PREVIDENZA

24/03/2019



Con la nuova perequazione non cambia nulla per le pensioni fino a poco più di 1500 euro lordi mensili, circa 1200 netti, ovvero quelle che arrivano fino atre volte il trattamento minimo INPS, per le quali l'incremento del costo della vita pari all'1,1% viene riconosciuto integralmente.

La stretta sulla perequazione ha interessato specialmente gli assegni con importo superiore ai 2.000,00€. Rispetto alle percentuali suddette, infatti, la nuova perequazione delle pensioni sarà così effettuata:

assegni entro tre volte il trattamento minimo (1.522,26€): rivalutazione al 100% dell'1,1%;

assegni tra le tre (1.522,27€) e le quattro volte (2.029,68€): rivalutazione al 97%, ossia del 1,06%;

assegni tra le quattro (2.029,69€) e le cinque volte (2.523,10€) il trattamento minimo: rivalutazione al 77%, ossia allo 0,84%;

assegni tra le cinque (2.537,11€) e la sei volte (3.044,52€) il trattamento minimo: rivalutazione al 52%, ossia allo 0,57%;

assegni tra le sei (3.044,53€) e le otto volte (4.059,36€) il trattamento minimo: rivalutazione al 47%, ossia allo 0,51%;

assegni tra le otto (4.059,37€) e le nove volte (4.566,78€) il trattamento minimo: rivalutazione al 45%, ossia allo 0,49%;

assegni oltre le nove volte (4.566,79€) il trattamento minimo: rivalutazione al 40%, ossia allo 0,44%.

Nessuna variazione quindi per coloro che percepiscono una pensione lorda inferiore a 1.522,26€, mentre per chi ha una pensione inferiore ai 2.029,68€ invece ci sarà persino un trattamento di maggior favore; per gli importi superiori, però, è in arrivo il conguaglio con il quale bisognerà restituire tutte le somme accreditate in più a causa dei parametri - più favorevoli - applicati per il ricalcolo delle pensioni effettuato il 1° gennaio scorso.

Loris Cavalletti, Segr. Generale Pensionati Cisl Emilia-Romagna afferma che " le organizzazioni sindacali unitariamente, nel tavolo aperto con il Governo hanno chiesto di NON chiedere la restituzione delle somme già pagate e di ridiscutere il taglio della rivalutazione. Non è giusto -dice il Segretario -far pagare nei prossimi anni oltre 2 miliardi ai pensionati, per finanziare Reddito di Cittadinanza e Quota-100. Lo sforzo va chiesto a  chi si è arricchito in questi anni e a chi percepisce stipendi d'oro. Il sindacato inoltre, vuole rilanciare con forza la richiesta della separazione
della Previdenza dall'Assistenza e una legge sulla NON Autosufficienza."