INFORMAZIONI FNP EMILIA ROMAGNA
17/04/2023
Mobilitazione unitaria Cgil Cisl Uil e Spi Fnp Uilp per i diritti e il lavoro
Aprile – 6 Maggio 2023 manifestazione interregionale a Bologna
Cgil, Cisl e Uil e Pensionati Spi, Fnp e Uilp avviano unitariamente in aprile e maggio una mobilitazione con Assemblee nei luoghi di lavoro e nei territori, che termina in tre manifestazioni interregionali: il 6 maggio a Bologna, il 13 maggio a Milano e il 20 maggio a Napoli.
La mobilitazione è a sostegno delle richieste di Cgil, Cisl e Uil e Pensionati in particolare su:
- tutela dei redditi dall’inflazione ed aumento del valore reale di pensioni e salari;
- rinnovo contratti nazionali pubblici e privati;
- riforma del fisco, con riduzione del carico su lavoro e pensioni e tassazione extraprofitti e rendite finanziarie;
- più occupazione e finanziamenti al sistema socio-sanitario pubblico per garantire il diritto universale alla
- salute e sostegno alla non autosufficienza;
- riforma del sistema previdenziale;
I pensionati di Cgil Cisl e Uilp dell’Emilia-Romagna saranno in prima fila nell’organizzare sul territorio assemblee aperte per spiegare le richieste sindacali a Governo ed imprese a tutela dei propri diritti e dei propri famigliari per il bene comune e del Paese.
Spi Fnp Uilp sono consapevoli che “solo relazioni sindacali forti e strutturali possono reclamare a gran voce investimenti su sanità, scuola, università e ricerca, nonché risorse per una riforma strutturale delle pensioni, insieme a strumenti adeguati a favorire un’occupazione stabile e qualificata”.
“Fisco, sanità e pensioni -spiega Roberto Pezzani, responsabile Pensionati Cisl Emilia-Romagna- sono i temi che più stanno a cuore ai nostri anziani”.
Pertanto, sul fisco: “una riforma redistributiva, basata su equità, solidarietà, progressività”.
Il sistema sanitario pubblico è “al collasso, colpito da tagli degli ultimi 20 anni, blocco delle assunzioni, condizioni di affanno in cui operano medici, infermieri e operatori”.
Pezzani non ha dubbi: “Incrementare il finanziamento del Fondo Sanitario Nazionale, assumere nuovi addetti e stabilizzare i precari, rafforzare la sanità territoriale e i servizi di prevenzione ed ospedalieri, superando il divario territoriale e sostenere con risorse adeguate la legge sulla non autosufficienza, anche con un fondo nazionale pubblico universale”.
Infine, le pensioni, per il responsabile Fnp Emilia-Romagna “devono garantire il pieno potere di acquisto”.
Poi, “separare previdenza e assistenza per una corretta valutazione della spesa pensionistica italiana a livello internazionale”. Circa la flessibilità in uscita, “in primis considerare previdenzialmente il lavoro delle donne, di cura e delle categorie deboli (disoccupati, invalidi, caregiver). Per i giovani ed i percorsi lavorativi poveri e discontinui introdurre la pensione contributiva di garanzia e sostenere la previdenza complementare per favorire l’adesione ai fondi pensione negoziali”.